12/07/2025
Nei giorni scorsi il Parlamento europeo ha riconosciuto il valore della canapa industriale, chiedendo che la coltivazione, la raccolta, la trasformazione e la commercializzazione dell’intera pianta siano legali in tutta l’Unione. Contestualmente viene presa in carico anche la proposta di una soglia unica di THC allo 0,5%, una misura attesa da anni che tutela imprese, agricoltori e innovazione contribuendo a uniformare il quadro legislativo tra i diversi Paesi dell’UE. Nel frattempo a livello nazionale, considerate le forti preoccupazioni degli operatori della filiera della canapa e le ulteriori tensioni politiche emerse a seguito della recentissima conversione in legge (Legge n. 80/2025 pubblicata in G.U. n. 131 del 9 giugno 2025) del Decreto sicurezza (D.L. Sicurezza n. 48 dell’11 aprile 2025), il Governo ha annunciato l’imminente diffusione di una circolare interpretativa per chiarire l’applicazione delle attuali norme, dove verrebbe ribadito che non vi sarebbero modifiche per le attività svolte nel rispetto della legalità, mentre si conferma il divieto di commercializzazione autonoma delle infiorescenze al di fuori delle finalità espressamente previste dalla legge. Intanto si attende l’esito dell’emendamento proposto lo scorso maggio, nell’ambito delle nuove misure dell’Organizzazione Comune di Mercati agricoli (OCM) per l’introduzione di una definizione più esplicita del fiore di canapa come prodotto agricolo, la cui approvazione annullerebbe gli effetti restrittivi del cosiddetto "decreto Sicurezza", che ostacola la piena valorizzazione della coltura restituendo alla filiera italiana una cornice giuridica chiara, stabile e coerente con gli orientamenti europei, il tutto si spera prima dell’entrata in vigore della nuova PAC al 2028.