31/10/2025
“Il consumo di carni bianche e uova è in crescita, trainato da motivazioni economiche: costano meno e permettono alle famiglie di risparmiare. Questo trend rappresenta un segnale positivo per la filiera avicola, che ne trae beneficio. Tuttavia, è fondamentale rilanciare anche gli altri comparti produttivi dell’agroalimentare italiano. Il nodo centrale resta il potere d’acquisto: finché i lavoratori non avranno redditi adeguati, sarà difficile vedere una ripresa generalizzata dei consumi. È una questione cruciale, che va affrontata con urgenza e visione strategica”.
Lo ha dichiarato oggi il direttore generale di Confagricoltura, Roberto Caponi, intervenendo alla Tavola rotonda “Competitività, sicurezza alimentare e fiducia del consumatore: il futuro della filiera avicola italiana nel contesto globale”, organizzata da UnaItalia nell’ambito dell’Assemblea generale “L’avicoltura italiana guarda al futuro”, che si è svolta a Roma.
“La filiera avicola funziona – ha evidenziato Caponi – è importante promuovere lo sviluppo ulteriore di questo settore senza penalizzarlo e senza eccessive complicazioni di vario tipo che purtroppo spesso si verificano e che poi rischiano di rallentare una filiera che invece deve continuare a crescere”.
Il DG di Confagricoltura è poi intervenuto sul tema delle crisi sanitarie: “Le epizoozie sono diventate un classico ricorrente, insieme agli eventi atmosferici, le calamità naturali. Bisogna trovare degli strumenti che siano efficaci, anzitutto per il controllo dell’aviaria e poi per gli indennizzi che devono avere tempi di erogazione certi. Gli allevatori stanno ancora aspettando gli aiuti per i danni dei focolai del 2022. E’ evidente che un imprenditore non può aspettare due, tre, quattro anni per avere un risarcimento, perché si rischia di metterlo fuori mercato”.
