24/10/2025
Il 10 ottobre si è svolto il gruppo di lavoro “Benessere Animale” del Copa-Cogeca, che ha rappresentato un importante momento di confronto tra le organizzazioni agricole europee e la Direzione Generale Salute (DG SANTE) della Commissione europea. Nel corso dell’incontro, Confagricoltura ha richiamato l’attenzione su alcune questioni centrali per la sanità animale e la sostenibilità del comparto zootecnico.
Riguardo alla Bluetongue, Confagricoltura ha espresso apprezzamento per la decisione di collocare la malattia nella categoria C, sottolineando tuttavia che, trattandosi di una patologia trasmessa da vettori, non può essere gestita con piani di eradicazione tradizionali. Inoltre, è stata ribadita la necessità di basare le strategie di contenimento sulla vaccinazione, oggi ostacolata da difficoltà di approvvigionamento, in particolare per il sierotipo 5 diffuso in Italia e per il quale non è disponibile un vaccino. In questo contesto, Confagricoltura ha invitato la DG Sante a valutare la possibilità di una produzione europea coordinata di vaccini, così da garantire la disponibilità di dosi adeguate ed evitare restrizioni alla movimentazione degli animali in assenza di copertura vaccinale. Sul fronte della Dermatite Nodulare Contagiosa, la Commissione ha espresso l’intenzione di rivedere le norme sulla movimentazione degli animali vaccinati. Confagricoltura ha accolto con favore questa apertura, sottolineando che una maggiore flessibilità è indispensabile per non penalizzare gli allevatori e consentire la continuità delle attività produttive. Inoltre, è stato riportato l’esempio della Valle d’Aosta, che ha scelto di vaccinare proprio per proteggere il patrimonio zootecnico dal rischio di infezione e salvaguardare razze selezionate in decenni di lavoro.
Confagricoltura ha inoltre posto l’accento sull’importanza di un sistema europeo di epidemio-vigilanza efficiente e tempestivo, capace di individuare rapidamente nuovi focolai e di attivare misure mirate di contenimento. L’esperienza italiana, con il caso registrato nel Mantovano, dimostra come l’intervento immediato consenta di limitare in modo efficace la diffusione delle malattie.
Infine, in riferimento alla peste suina africana, Confagricoltura ha evidenziato i progressi ottenuti grazie all’impegno congiunto delle autorità e degli allevatori: numerosi comuni sono stati dichiarati indenni e, in Lombardia, è stata revocata la zona di restrizione 3. Un risultato che conferma l’efficacia delle azioni di controllo e il graduale contenimento della diffusione del virus sul territorio nazionale.
