07/11/2025

Confagricoltura ha preso parte al Tavolo compartecipato in agricoltura biologica alla presenza del sottosegretario Luigi D’Eramo. Durante l’incontro si sono affrontate due questioni, ossia, in primis, l’analisi delle modifiche alla bozza del regolamento del marchio biologico e gli sviluppi della pubblicazione del DM contaminazioni accidentali.

Per quanto riguarda il regolamento del marchio, la nuova versione proposta, che recepisce anche le osservazioni presentate da Confagricoltura, sarà consolidata nelle prossime settimane in modo da portarla in approvazione in sede di conferenza Stato Regioni prima di Natale e poter lanciare il nuovo marchio pubblicamente il prima possibile.

Relativamente alla bozza di DM sulle contaminazioni accidentali, invece, è stato illustrato un testo rivisitato con proposte emendative di carattere tecnico, che sostanzialmente prevedono una unica modifica prevista all’art. 5 che ristabilirebbe una soglia fissa massima di residuo di antiparassitario pari allo 0,01 mg/kg oltre la quale un prodotto non potrà essere commercializzato come prodotto biologico e non più la suddivisione in soglie uguali o maggiori a percentuali dell’LMR di prodotto. La nuova versione della bozza di decreto prevede comunque l’eliminazione delle indagini sottosoglia con valori al di sotto dello 0.01 mg/kg, disposizione che tutti i partecipanti del tavolo avevano richiesto e approvato.

Inoltre, nelle more delle nuove disposizioni in materia verrà prorogato il decreto di deroga per l’acido fosfonico fino al 31.12.2027 anche con l’intento di vedere le risultanze del progetto BIOFOSF CUBE del Crea e valutare su base di presupposti scientifici che strada perseguire. All’incontro per Confagricoltura è intervenuto Lorenzo Fidora, vicepresidente FNP agricoltura biologica, che ha evidenziato rammarico per le modifiche proposte al DM sulle contaminazioni accidentali, dal momento che negli ultimi mesi si era lavorato alacremente per arrivare a un testo condiviso da tutti e soprattutto che non penalizzasse ulteriormente i produttori nazionali rispetto agli altri europei.