31/10/2025
Nel disegno di legge della prossima Manovra di Bilancio è contenuta anche una disposizione che, con riferimento al meccanismo delle compensazioni con i crediti d’imposta nel modello di pagamento F24, ne limiterà l’utilizzo per tutti i contribuenti.
É infatti previsto che, a partire dal 1° luglio 2026, i crediti diversi da quelli emergenti dalla liquidazione delle imposte non potranno più essere utilizzati in compensazione per pagare i contributi previdenziali e assistenziali. Quindi, si potrà continuare a utilizzare liberamente in compensazione, secondo le regole attuali, i crediti quali Irpef, IVA e Irap, perché maturati nell’ambito delle dichiarazioni fiscali.
Invece, i crediti relativi agli investimenti in beni strumentali 4.0 o Transizione 5.0 potranno ancora essere utilizzati in compensazione ma non per il pagamento dei contributi INPS (sia quelli relativi alla posizione del titolare che quelli dovuti dai datori di lavoro) e nemmeno per il pagamento dei premi per l’assicurazione contro gli infortuni. Ad esempio, i coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali che vantano credito d’imposta per investimenti 4.0, non potranno più utilizzarlo in compensazione per pagare i propri contributi INPS relativi al 2026 in scadenza dal prossimo 16 luglio. La limitazione vale anche per i crediti d’imposta trasferiti ai propri soci dalla società che ha realizzato l’investimento. Tutto ciò rappresenta un danno evidente per le imprese agricole che vantano crediti d’imposta per investimenti già maturati.
Confagricoltura sta quindi lavorando affinché le suddette limitazioni alle compensazioni vengano eliminate nel percorso di approvazione parlamentare della Legge di bilancio 2026.
