07/11/2025

Nel mese di ottobre, Confagricoltura ha inviato ai Ministri di Ambiente, Agricoltura, Affari Europei, PNRR e Politiche di Coesione, Imprese e Made in Italy, Università e Ricerca, una Lettera per sensibilizzarli sulla necessità di riprendere a livello europeo i triloghi sulla proposta di regolamento relativo alle piante ottenute con le nuove tecniche genomiche (NGT), in Italia chiamate tecniche di evoluzione assistita (TEA).

Nella Lettera, sono state illustrate le ragioni per cui il settore agricolo ha urgente bisogno di un quadro giuridico chiaro, basato sulla scienza e orientato al futuro Infatti, la legislazione che consente l'uso delle TEA contribuirà a salvaguardare l'approvvigionamento alimentare, sostenendo al contempo la sostenibilità in tutte le sue dimensioni.

Le TEA consentono di sviluppare colture più resilienti (agli impatti dei cambiamenti climatici, all'aumento della pressione di parassiti e malattie, alla diminuzione della disponibilità di agrofarmaci), ad alto rendimento e rispettose dell'ambiente con maggiore velocità, efficienza e precisione delle tecniche convenzionali. Inoltre, garantirà una concorrenza leale per gli agricoltori europei, in quanto le piante NGT di categoria 1 (NGT-1), quelle che potrebbero essere presenti in natura o essere sviluppate attraverso la selezione convenzionale, sono già in uso nei Paesi terzi e saranno importate nell'UE senza poter essere rilevate attraverso metodi analitici a causa della loro natura.

Un approccio normativo basato sul rischio, che riconosca il consenso scientifico sulla sicurezza delle piante NGT-1 e dei loro prodotti, promuoverà gli investimenti, l'innovazione, la competitività, la modernizzazione e la ricerca scientifica in agricoltura. La lettera ha suscitato un notevole interesse. D'altronde, l’urgenza di definire una normativa unionale chiara ed efficace in materia di piante ottenute tramite TEA è all’attenzione dal Governo e il 29 ottobre u.s., la 9° Commissione permanente del Senato (industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) ha approvato all’unanimità la “Proposta di risoluzione sulla piante ottenute mediante alcune nuove tecniche genomiche” i cui primi due punti impegnano il Governo:

1)      ad intraprendere, presso le competenti sedi unionali, ogni utile azione volta alla definizione di una intesa, nell’ambito del negoziato in corso, che possa portare nel più breve tempo possibile all’approvazione del regolamento relativo alle piante ottenute mediante alcune nuove tecniche genomiche;

2)      nelle more dell’adozione della normativa unionale, e considerata la necessità di programmare per tempo eventuali semine sperimentali di vegetali ottenuti mediante TEA, a prorogare al 31 dicembre 2026, la possibilità di sperimentarle in campo, secondo la procedura di cui all’articolo 9-bis “Disposizioni urgenti in materia di genetica agraria” della legge 13 giugno 2023 n.68 di conversione del DL Siccità del 14 aprile 2023, n. 39, e a provvedere affinché le indicazioni relative alle coordinate geografiche dei siti di emissione costituiscano informazioni riservate nella disponibilità esclusiva dell’Autorità nazionale competente (Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica), nonché degli altri soggetti interessati dal procedimento autorizzatorio (Ministero dell’Agricoltura, della Salute ed ISPRA)