29/11/2019

Con questo agile manuale, realizzato grazie al contributo della Regione del Veneto, la Sezione Veneta dell’Ente Produttori Selvaggina intende affrontare il tema della gestione delle Aziende faunistico venatorie vallive quale approfondimento alla “Guida alla gestione delle AFV”, pubblicata nel 2018, con la quale sono stati forniti gli indirizzi gestionali di base relativi alle diverse tipologie di AFV.
L’Azienda faunistico venatoria valliva rappresenta nel Veneto uno straordinario esempio di attenta gestione degli ambienti umidi costieri. Una gestione che viene da lontano, in virtù del susseguirsi ininterrotto di generazioni di caparbi vallesani e di imprenditori amanti della natura, capaci, con fatica e a costo di notevole dispendio di lavoro e di denaro, di difendere e mettere a frutto il delicato ambiente vallivo, coniugando produzioni ittiche di nicchia, gestione e sostegno della fauna e della biodiversità, attività venatoria.
Quando questo “presidio attivo” viene meno (e gli esempi purtroppo non mancano, anche recentissimi), l’ambiente vallivo si degrada, si impoverisce, a scapito in primo luogo della fauna selvatica, sia essa fauna cacciabile o fauna protetta, e da risorsa diventa un problema. Un problema per l’intera collettività, che deve farsi carico dei costi diretti ed indiretti della “non gestione”.
Sia di esempio per tutti il caso di epidemia di botulino che ha causato centinaia di uccelli morti nella Valle della Canna (Ravenna) all’interno del Parco del Delta del Po.

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