07/11/2025

Riportiamo di seguito l’articolo del Sole24Ore dello scorso 4 novembre a firma del dott. Roberto Caponi, direttore generale di Confagricoltura.

Con il decreto legge 159/2025, in vigore dal 31 ottobre, il Governo ha adottato un nuovo pacchetto di misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Tra queste merita attenzione l’autorizzazione all’Inail a effettuare la revisione dei contributi in agricoltura, in base al titolo II del testo unico infortuni (Decreto del presidente della Repubblica 1124/1965), nel rispetto dell’equilibrio della gestione tariffaria (articolo 1, comma 2, del Dl).

L’attuazione della misura dovrà intervenire entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge, su proposta dell’Inail, con decreto del ministro del Lavoro, di concerto con quello dell’Economia, sentito anche il ministro dell’Agricoltura.

Dalla relazione tecnica al decreto legge si evince che gli oneri relativi alla revisione dei contributi in agricoltura sono già stati verificati dall’Inail, sia pure con riferimento all’esercizio 2024, in minori entrate per complessivi 90 milioni di euro, a regime. Ciò senza conseguenze negative per la finanzia pubblica, atteso che gli effetti del relativo provvedimento amministrativo sono stati già scontati a legislazione vigente nel documento di programmazione finanza pubblica 2025.

Dal combinato disposto della previsione legislativa e della relazione tecnica emerge chiaramente che la revisione comporterà una riduzione del carico contributivo antinfortunistico che è attualmente pari per i datori di lavoro agricolo al 13,24%; misura particolarmente elevata se si considera che negli altri settori produttivi è pari, per le attività più rischiose, al limite massimo del 110 per mille (equivalente all’11 per cento).

Sull’argomento ha già avuto modo di pronunciarsi il Consiglio di amministrazione dell’Inail nel luglio 2025, con apposita delibera che ipotizza una riduzione dei contributi garantendo comunque l’equilibrio della gestione. L’operazione risulterebbe coerente con l’andamento degli infortuni nel settore primario, che sono in sensibile miglioramento da oltre un decennio, e potrebbe contribuire in modo significativo a stimolare ulteriormente l’impegno in materia di salute e sicurezza di un settore che ha investito molto nelle azioni di formazione e di prevenzione antinfortunistica in favore dei lavoratori, anche attraverso il capillare sistema di bilateralità nazionale e territoriale.

È dunque auspicabile che le novità introdotte dal decreto legge vengano prontamente attuate attraverso i provvedimenti necessari, tenendo conto delle verifiche e delle elaborazioni già effettuate dall’istituto assicuratore, affinché dal 1° gennaio 2026, come previsto dalla norma, possa pienamente entrare in vigore il nuovo sistema contributivo Inail per le aziende agricole.