29/11/2020

Nella bozza della Legge Finanziaria 2021 è presente una disposizione molto interessante per le imprese che hanno in programma di effettuare investimenti. Si tratta di una proroga del credito di imposta per investimenti 4.0 attualmente in vigore, ma con un potenziamento dei benefici ottenibili. Di seguito riassumiamo il contenuto di tale disposizione.

Le spese che potranno beneficiare del credito sono quelle di acquisto di beni strumentali, effettuate dal 16 novembre 2020 fino al 31 dicembre 2022 (o fino al 30 giugno 2023, a condizione che entro il 31 dicembre 2022 sia stato pagato almeno il 20% del costo).

Gli investimenti possono riguardare sia beni materiali che immateriali nuovi, esclusi i veicoli ed i fabbricati. La misura del credito è differenziata a seconda della tipologia dell'investimento e della data di effettuazione:

–      beni “ad alto contenuto tecnologico” (quelli per i quali attualmente spetta il credito di imposta del 40%): fino al 31/12/2021 il credito è pari al 50%, nel 2022 passa al 40%

–      beni “generici” (per i quali attualmente spetta il credito di imposta del 6%): fino al 31/12/2021 il credito è pari al 10%, nel 2022 passa al 6%.

Il credito di imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel modello di pagamento F24, in 3 quote annuali, e non più 5 rate annuali, come previsto dalla norma attualmente in vigore.

Come per il credito attuale, si ricorda che tutti i documenti relativi all'investimento (fatture, ordine, pagamento ecc.) devono riportare il riferimento alla norma.  

La norma prevede quindi una maggiorazione della pencentuale di credito d'imposta dal 40 al 50% ma l'utilizzo in tre anni. E' evidente che per alcune aziende la riduzione del tempo di utilizzo potrebbe risultare sconveniente per la ridotta capienza degli F24 annuali. In questa fase di approvazione del Disegno di Legge si sta verificando la possibilità di prevedere emendamenti che permettano anche a questa fattispecie il completo utilizzo del credito.