24/09/2022

Sulla proposta di regolamento Ue che prevede la drastica riduzione nell’uso degli agrofarmaci interviene anche Europatat (l’Associazione europea che rappresenta la filiera della patata), sostenendo che tale proposta non tiene conto della tempistica necessaria per trovare concrete alternative alle molecole che la Commissione vuole vietare e questo non può che avere un effetto negativo sui produttori e innescare un ulteriore aumento dei prezzi. Europatat afferma che non c’è tempo per passare ad alternative affidabili, perché queste non si sa se e quando saranno introdotte sul mercato, anche tenuto conto che la UE richiede requisiti normativi più severi al mondo per l'approvazione, l'immissione sul mercato e l'uso dei prodotti fitosanitari. Capita spesso che le aziende produttrici di agrofarmaci non vogliano impegnarsi in procedure onerose per difendere le loro sostanze attive e questo sta avendo un impatto negativo anche sull'industria delle patate. L’associazione europea ricorda inoltre come attualmente molti coltivatori europei di patate stiano lottando per trovare una soluzione efficace contro gli elateridi, che provocano una significativa perdita del raccolto. Alcuni agricoltori perdono fino al 40% dei loro raccolti di patate ogni anno a causa dei ferretti. Non c'è ancora una soluzione e i vecchi strumenti efficaci non sono più autorizzati nell'Ue. Soluzioni genetiche, attraverso nuove varietà resistenti a questi insetti, potrebbero essere disponibili in futuro, ma non prima della scadenza del 2030. Se gli obiettivi di riduzione verranno attuati nel modo in cui sono presentati nella proposta della Commissione, sottolinea l'organizzazione, ciò comporterà una significativa diminuzione dei livelli di produzione, avendo anche un impatto negativo più ampio sulla produzione di sementi e patate da consumo. È pertanto necessario eseguire una valutazione d'impatto completa per vedere come gli obiettivi dell'Ue proposti influiranno sulla produzione alimentare, sui prezzi degli alimenti, sulla sicurezza alimentare e sulle diete dei cittadini.