15/09/2023

Confagricoltura critica l’ulteriore aumento dei tassi di riferimento fino a raggiungere il massimo storico, deciso ieri dalla Banca centrale europea (BCE).

Una pausa sarebbe stata preferibile nella fase di rallentamento della crescita dei PIL nella zona dell’euro, che è stata evidenziata nei giorni scorsi dalla Commissione europea.

“La gestione della politica monetaria – sostiene il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti - non dovrebbe costituire un ostacolo per l’economia reale e per l’attività delle imprese. Il rialzo dei tassi avrà un impatto negativo sulla domanda e sugli investimenti. Anche i prodotti destinati all’alimentazione sono in calo”.

Preoccupa, in particolare, l’intensità della riduzione in atto del credito bancario alle imprese che sono impegnate, tra l’altro, nelle transizioni energetica e ambientale secondo gli obiettivi fissati dalla UE. Anche la messa in opera del PNRR può risentire della stretta creditizia, riducendo così il previsto apporto degli investimenti al ciclo economico.

L’aumento dei tassi d’interesse pesa anche sui conti pubblici, mentre la crescita economica apporta un solido contributo anche alla stabilità finanziaria.