24/04/2020

L’Italia è tra i paesi che controlla di più i residui di fitofarmaci negli alimenti: questa non è una novità, ma una conferma della bontà dell’agroalimentare italiano, che continua ad essere il migliore, il più sicuro e il più controllato del mondo. La nostra leadership a livello internazionale in materia di sicurezza alimentare emerge ancora una volta dalla relazione annuale promossa dall’Efsa, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare. L’analisi, riferita all’annata 2018, è basata su oltre 91.000 campioni raccolti dai 27 stati membri della Ue, il 95,5% dei quali rientrava nei livelli ammessi dalla legge. Per il sottoinsieme di 11.679 campioni analizzati nell’ambito del programma di controllo coordinato dall’Ue (raccolta casuale), il 98,6% dei campioni rientrava nei limiti di legge. Il rapporto colloca chiaramente l’Italia tra i paesi con la minor percentuale di campioni oltre i limiti di legge. Il nostro paese infatti è sì terzo, alle spalle di Francia e Germania, per numero di campioni analizzati, ma il numero di questi ultimi che supera il limite di legge (solo l’1,8%) è notevolmente al di sotto della media europea (4,5%), confermando l’assoluto valore del lavoro dei nostri imprenditori agricoli. Il nostro sistema agroalimentare è il più sicuro e controllato del mondo. Dobbiamo essere bravi a rivendicarlo e a comunicarlo nel miglior modo possibile.