19/04/2024

Un recente provvedimento legislativo, la Legge n. 24 del 28 febbraio 2024 (G.U. 14/03/2024), entrata in vigore lo scorso 29 marzo, mira a contrastare le conseguenze negative dell'abbandono delle attività agricole, dello svuotamento dei piccoli insediamenti urbani e dei centri rurali, nonché del rischio idrogeologico. La legge in commento si compone di diversi articoli ciascuno dei quali svolge un ruolo specifico nell’ambito della promozione e della tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, con un focus particolare sull’agricoltura e sul ruolo degli agricoltori come custodi dell’ambiente e del territorio. In particolare, con il provvedimento in esame, il legislatore nazionale prevede il riconoscimento della figura dell'agricoltore custode dell'ambiente e del territorio, l'istituzione della Giornata nazionale dell'agricoltura e del premio "De agri cultura".

Quanto alla definizione di agricoltori custodi, fermo quanto già previsto dalla legge n. 194 del 2015 “disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare”, ai sensi della legge in esame possono rientrare in tale categoria tutti gli imprenditori agricoli, singoli o associati nonché le società cooperative del settore agricolo e forestale, che, oltre a praticare le attività proprie dell’articolo 2135 c.c., svolgono una o più attività volte alla conservazione e alla valorizzazione dell’ambiente. Queste attività includono la manutenzione del territorio attraverso la cura del paesaggio agrario, montano e forestale, la conservazione della biodiversità attraverso la coltivazione di varietà vegetali locali e la cura degli animali, la protezione 3 del suolo e delle risorse idriche, e il contrasto all’abbandono delle attività agricole, al dissesto idrogeologico ed al consumo del suolo e alla perdita di biodiversità.

Gli agricoltori custodi dell'ambiente e del territorio sono iscritti, su richiesta, in un apposito elenco da istituire presso i dipartimenti competenti in materia di agricoltura delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano. Mediante il riconoscimento di tale figura, lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano tutelano e sostengono la salvaguardia dell'ambiente e dell'ecosistema, nel rispetto dei princìpi di cui all’articolo 9 della Costituzione. La legge prevede incentivi e riconoscimenti per gli agricoltori che aderiscono a queste pratiche e che si iscrivono nell’elenco degli agricoltori custodi dell'ambiente e del territorio. Ad esempio, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, possono prevedere il riconoscimento di specifici criteri di premialità, inclusivi della riduzione dei tributi di rispettiva competenza, nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato.

Inoltre, si istituisce la Giornata Nazionale dell’agricoltura, identificandola con la seconda domenica di novembre, volta a celebrare l’importanza dell’agricoltura per il benessere economico, ambientale e sociale del paese. A tal proposito, si prevede la promozione a cura dello Stato, delle regioni, delle province e dei comuni e degli enti gestori di parchi nazionali e di altre aree naturali protette di iniziative per diffondere la conoscenza e la consapevolezza delle funzioni ecosistemiche dell’attività agricola.

Infine, la legge istituisce, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il premio “De agri 4 cultura” riconosciuto agli agricoltori che si distinguono per la produzione di beni di elevata qualità, l’impiego di innovazioni tecnologiche in agricoltura o l’adozione di tecniche e metodi di coltivazione integrata rispettosi dell’ecosistema. Questo premio verrà assegnato agli agricoltori che presentano progetti volti a rivisitare la cultura tradizionale agricola in chiave creativa e innovativa, contribuendo in modo efficace all'incremento della competitività nel settore agricolo. L’obiettivo del premio è quello di valorizzare e premiare gli agricoltori che adottano pratiche innovative e sostenibili, contribuendo così al miglioramento del settore agricolo nel suo complesso. Il premio è assegnato, a decorrere dall'anno 2024, secondo modalità e criteri che saranno definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.