02/07/2019

Nell'iter parlamentare della Legge di conversione del “Decreto crescita” è stato approvato un emendamento – proposto e sostenuto da Confagricoltura – riguardante l'IMU e le società agricole. Viene finalmente espresso chiaramente che le società in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP) sono equiparati alle persone fisiche IAP o coltivatori diretti, e quindi esenti dal pagamento dell'IMU sui terreni posseduti e condotti, a prescindere dalla zona di ubicazione degli stessi (collina, montagna o pianura). Il chiarimento si era reso necessario in quanto alcuni Comuni e alcune sezioni regionali dell'ANCI sostenevano una tesi contraria, con la motivazione che la legge di esenzione parla di “soggetti iscritti alla previdenza agricola” e le società, formalmente, non possono essere tali (la qualifica di IAP delle società di persone deriva dalla presenza nella compagine sociale di almeno un socio iscritto alla previdenza agricola). Si creavano pertanto onerosi e lunghi contenziosi con i Comuni nelle Commissioni tributarie ed in Corte di Cassazione.

Questo chiarimento ha anche effetto retroattivo, in quanto costituisce interpretazione di norme già vigenti. L'emendamento è stato approvato dalla Camera dei Deputati, ora si attende il voto definitivo al Senato.