13/06/2025

Il ruolo dell’agricoltura biologica nella transizione agroecologica è cruciale, come ha sottolineato Silvia Piconcelli (Direzione Politiche Sviluppo Sostenibile e Innovazione di Confagricoltura e Confagribio) nel corso dell’International Congress of Mediterranean Agroecology, importante occasione di confronto tra agricoltori, ricercatori e attori del settore agroecologico provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo, che si è tenuto ad Agrigento dal 9 al 12 giugno.

«In questi giorni abbiamo conosciuto realtà diverse e promettenti del mondo agroecologico – ha dichiarato Piconcelli – come anche attività scientifiche, divulgative e buone pratiche che rappresentano una risorsa essenziale per gli agricoltori biologici che Confagribio rappresenta».

 L’Associazione di Confagricoltura dedicata al biologico punta, infatti, a sostenere gli agricoltori di questo comparto in un contesto agricolo sempre più complesso.

Piconcelli ha sottolineato come oggi le aziende agricole vivano una situazione sempre più dicotomica, da una parte le sfide che si trovano a fronteggiare quotidianamente: cambiamento climatico, perdita di fertilità e della capacità produttiva, diminuzione della biodiversità, aumento esponenziale dei costi di produzione. Dall’altro: la necessità di produrre cibo, in primis, in quantità in modo da soddisfare le richieste di una popolazione mondiale in continua crescita (9 i miliardi di persone previsti nel 2050), ma anche e soprattutto di qualità, intesa come qualità nutrizionale, organolettica e ambientale, come nel caso specifico del biologico.

In questo scenario investire in percorsi di sostenibilità è l’unica strada percorribile.

“Le aziende agricole possono diventare degli hub di sperimentazione per validare metodi scientifici, nonché avviare percorsi di innovazione virtuosa. – ha aggiunto - L’agricoltura del futuro dovrà ispirarsi all’ “economia dell’astronauta”, dove le risorse sono limitate e tutto deve essere gestito con consapevolezza. Gli agricoltori sono i nostri astronauti”.

Tre i fronti prioritari indicati da Confagribio per garantire un futuro competitivo al comparto: ricostruire la fiducia nel sistema di certificazione; rafforzare la collaborazione tra imprese, ricerca e istituzioni; attivare nuove politiche di investimento strutturale, anche attraverso una proposta di OCM BIO.

«Investire nel biologico significa progettare il futuro con coraggio e visione – ha concluso Piconcelli – ed è un impegno che deve partire dagli agricoltori, innovatori per vocazione».

Durante i quattro giorni di lavori del Congresso, i partecipanti sono stati anche in visita in quattro aziende biologiche associate a Confagricoltura: la Airone; la Vassallo; la Azzalora Bio, l'azienda agricola Lo Pilato Giuseppe e la Carbonìa, durante la quale i titolari delle aziende hanno illustrato direttamente sul campo le loro buone pratiche e i risultati conseguiti.