03/10/2025
Una quarantina di manifestazioni di interesse e grande attenzione anche da parte dei Consorzi di bonifica polesani. Nasce con il piede giusto, in provincia di Rovigo, ConfagriCer, la prima Comunità energetica agricola (Cer) del Polesine. ConfagriCer è promossa da Confagricoltura per favorire la transizione energetica e la condivisione di energia da fonti rinnovabili tra imprese e territorio, grazie anche alle opportunità offerte dalla normativa per l’incentivazione dell’autoconsumo diffuso e dal Pnrr, che ha disposto contributi mirati.
Il progetto è stato presentato il primo ottobre in Confagricoltura Rovigo, alla presenza di rappresentanti dei consorzi di bonifica e di alcuni Comuni della provincia, oltre che di parecchi imprenditori agricoli, già titolari di impianti a terra o sui tetti, o intenzionati a realizzarne di nuovi.
“L’idea è di creare una rete di condivisione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili a livello locale – ha spiegato Lauro Ballani, presidente di Confagricoltura Rovigo -. Energia pulita prodotta dalle imprese agricole, che sarà condivisa con le stesse imprese, ma anche con gli enti territoriali e i cittadini. Abbiamo costituito la Cer in febbraio e siamo pronti ad accogliere tutte le domande di chi intende aderire. I vantaggi saranno la riduzione delle emissioni di C02, il risparmio in bolletta per gli associati della Cer, i contributi dati in premio agli agricoltori che investiranno nelle rinnovabili. Le comunità energetiche sono un modello sempre più diffuso in Italia e nel Veneto, anche grazie ai bandi come quelli della Regione, che sta sostenendo gli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel contesto di energy community”.
Roberta Papili, del coordinamento e progettazione di ConfagriCer di Confagricoltura, ha specificato che la partecipazione alla Cer è aperta e volontaria: “ConfagriCer è una cooperativa, costituita da dodici soci fondatori. Possono aderire cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, le cooperative, gli enti di ricerca, gli enti religiosi, consorzi di bonifica, quelli del terzo settore e di protezione ambientale – ha elencato -. Basta inviare una lettera di adesione alla comunità, che dovrà essere approvata dal cda”.
Massimo Chiarelli, direttore di Confagricoltura Rovigo, ha chiarito che il lavoro è iniziato da mesi, con la formazione dei collaboratori, la promozione della Cer e la realizzazione di un ufficio agroambientale a livello provinciale, che comprende anche un’area fiscale. “Stiamo acquisendo parecchie manifestazioni di interesse. Stiamo già contattando chi ha dichiarato di mettere a disposizione l’impianto o chi intende realizzarlo e siamo, quindi, già ad un punto importante. Crediamo fortemente a questo progetto, tanto da stanziare delle risorse che saranno a disposizione degli associati. Lo riteniamo un’opportunità importante, con un approccio innovativo che può far crescere la redditività delle imprese agricole. Ma il nostro compito è anche quello di trovare i potenziali consumatori, che possono essere i nostri stessi associati. E ci preme dire che vogliamo essere a disposizione di tutta la comunità polesana, che potrà ricavare benefici sia ambientali, sia economici”.
Un concetto rimarcato dal polesano Nicola Mezzanato, presidente della federazione regionale agroenergie di Confagricoltura Veneto, impegnato nell’azienda di bovini da carne di famiglia e titolare di un impianto a Porto Viro che utilizza i reflui aziendali per la produzione di biogas. “Chi produce potrà beneficiare di un contributo e chi consuma potrà avere energia elettrica ad un costo più basso – scandisce -. In Europa le Cer sono partite da tempo, con un grande successo in Spagna e Germania. In Italia l’orientamento è di puntare a cabine di energia elettrica primarie, ad alta potenza, per iloncludere anche impianti a grande potenza. Per noi questo progetto può essere un trampolino di lancio, in quanto potremmo, un domani, diventare produttori di energia e venderla su tutto il territorio nazionale”.