19/04/2025
I vasi utilizzati per la coltivazione rappresentano strumenti di produzione essenziali per la crescita della pianta e non possono pertanto essere assimilati agli imballaggi, la cui funzione primaria è legata alla commercializzazione o al trasporto, caratteristiche queste non riscontrabili nei vasi in questione. È questa la posizione sostenuta con forza da Confagricoltura e ribadita anche al tavolo di confronto dei giorni scorsi al Ministero dell’Ambiente con i consorzi e le associazioni di categoria sul tema della gestione dei vasi per fiori e piante, alla luce delle novità contenute nel nuovo Regolamento europeo sugli imballaggi, che entrerà in vigore nel 2026. Confagricoltura sostiene che occorre avviare un dialogo con la Commissione Europea per chiarire alcuni aspetti applicativi del regolamento imballaggi e rendere operative al più presto le indicazioni che escludono dal contributo ambientale sia la maggior parte delle tipologie di vasi, sia quelli riutilizzati all’interno di circuiti aziendali o tra imprese. Il 30 giugno è la data di scadenza del periodo transitorio in merito all’applicazione e alla dichiarazione del contributo ambientale del Conai, in cui non si applicano controlli e sanzioni. Il nuovo regime applicativo potrà pertanto delinearsi solo a seguito degli sviluppi indicati, ribadendo che a tutti gli effetti per i vasi da fiori e piante non sono attualmente operativi gli obblighi relativi al contributo ambientale, come anche per i circuiti di riutilizzo, sui quali comunque esiste da tempo una consolidata prassi di esenzione.