21/02/2025
Riportiamo indicazioni raccolte informalmente, presso il Masaf e il Crea, in merito all’introduzione - a partire dal 2025 - dell’obbligo di utilizzo della semente certificata per accedere all’Ecoschema 5 livello 2.
Come noto, l’articolo 2 comma 3 del DM 28 giugno 2024 prevede che: “Dall’anno di domanda 2025, per ottemperare agli impegni del livello 2 la copertura con piante di interesse apistico a perdere deve essere realizzata tramite semina di semente certificata”.
Le indicazioni del Masaf e del Crea più significative si riferiscono a tre distinte questioni come di seguito evidenziate.
1. In merito alle informazioni che altre organizzazioni stanno facendo circolare riguardo alla necessità di dover acquistare la semente certificata prima del 1° marzo, i colleghi di Masaf e CREA evidenziano che questa indicazione non è presente in nessuna disposizione normativa, anzi la FAQ n.2 (riportata di seguito e nell’Allegato 1) e relativa all’Ecoschema 5, indica che è possibile seminare le piante di interesse apistico anche successivamente al 1° marzo (questo implica che, in questi casi, le lavorazioni per il letto di semina devono essere possibili anche dopo il 1° marzo).
2. Come già appurato e indicato nelle FAQ (a seguire e nel relativo Allegato 2) è possibile ovviare alla semina annuale utilizzando specie di interesse apistico pluriennali. La distinzione tra specie annuali e pluriennali si desume dalla normale prassi agronomica, il Ministero ha chiarito che non ha intenzione di predisporre nessun elenco con questa distinzione.
3. Secondo Masaf e CREA, se un miscuglio è costituito da tre specie di cui due pluriennali e una annuale, il miscuglio è ugualmente valido dal momento che sono comunque prevalenti le specie pluriennali. Su questo aspetto sarà importante capire come Agea disciplinerà la questione e le informazioni che, ai fini dei controlli, verranno richieste agli agricoltori.
Si ricorda, infine, che come previsto dall’articolo 2, comma 10, del DM 28 giugno 2024 “Al fine di evitare il rischio di inquinamento delle coltivazioni dedicate alla moltiplicazione sementiera, le regioni e le province autonome, con proprie deliberazioni possono escludere alcune delle specie indicate nell’allegato IX (Elenco delle specie di interesse apistico) del decreto ministeriale 23 dicembre 2022, n. 660087, dalla possibilità di coltivazione nel proprio territorio”.