08/05/2020

Come già preannunciato  sulla Gazzetta Ufficiale n. 114 del 5 maggio u.s., è stato pubblicato il Decreto 3 aprile 2020 relativo all'Istituzione del Fondo per la competitività delle filiere. Il Decreto, che si invia in allegato, prevede specifici contributi per la valorizzazione di alcune filiere strategiche stanziando risorse pari a 15 milioni di euro per l’anno 2020 e di 14,5 milioni di euro per l’anno 2021 e destinate alle filiere: mais, soia, legumi, carni ovine e latte bufalino.

Segue una sintesi del provvedimento specificatamente su Filiere mais, e proteine vegetali (soia e legumi).
Per il comparto maidicolo sono stati confermati gli stanziamenti per 5 milioni di Euro per il 2020 e 6 milioni di Euro per il 2021. Per le proteine vegetali (soia e legumi) sono stati confermati 4, 5 milioni di Euro per il 2020 e 4,5 milioni di Euro per il 2021.
I “soggetti beneficiari” indicati dal decreto sono le imprese agricole iscritte al registro delle imprese e all’anagrafe delle aziende agricole, attraverso il fascicolo aziendale, che coltivano mais e/o proteine vegetali (legumi e soia) all'interno di contratti di filiera che devono essere sottoscritti tra i produttori singoli o associati ed altri soggetti delle fasi di trasformazione e commercializzazione.
Il contributo al produttore, sarà erogato a coloro che, entro il termine della scadenza della domanda di contributo (Domanda Unica 2020), abbiano già sottoscritto direttamente o attraverso cooperative, consorzi e organizzazioni di produttori riconosciute di cui sono socie, contratti di filiera di durata almeno triennale (come già avviene nel comparto grano duro). L'importo del contributo è pari a 100 euro per ogni ettaro coltivato a mais, soia e leguminose (pisello da granella, fagiolo, lenticchia, cece, fava da granella e favino da granella) fino ad un massimo di 50 ettari per beneficiario.
Il contributo verrà in ogni caso calcolato e commisurato sulla base delle superfici totali dichiarate e quindi, dividendo il massimale stanziato per gli ettari ammissibili, si potrà osservare anche un ridimensionamento del premio rispetto al valore massimo di 100 Euro/ha.
Si fa presente, inoltre, che per entrambi i comparti, i contributi per gli agricoltori ricadono nelle regole del “de minimis”. Per beneficiare del contributo il produttore dovrà presentare domanda, contestualmente alla Domanda Unica, allegando: 
- una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, sugli aiuti “de minimis” percepiti negli ultimi tre anni; 
- una copia del Contratto/Contratti di filiera sottoscritti da tutti i soggetti interessati;
- nel caso in cui il Contratto di filiera sia sottoscritto da cooperative, consorzi e Organizzazioni di Produttori riconosciute, il Contratto di filiera stesso deve essere integrato da copia dell’impegno/contratto di coltivazione tra la cooperativa, il consorzio e l’Organizzazione di Produttori e l’impresa agricola socia;
- una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, riportante gli identificativi catastali delle particelle coltivate a mais, e proteine vegetali (legumi e soia) e la relativa superficie espressa in ettari per gli aiuti.

In attesa delle linee guida operative Agea contenenti i dettagli tecnici per la definizione dei contratti di filiera stipulabili a norma del presente decreto, si ta individuando, assieme alle associazione degli altri operatori della filiera, dei modelli contrattuali per il settore della soia e delle piante proteiche da utilizzare come fac-simile per la predisposizione dei contratti e degli impegni di coltivazione che diffonderemo a breve.
Anche per quanto riguarda il comparto maidicolo si sta provvedendo a far rientrare i contratti di secondo livello previsti dall'Accordo Mais 2020-2022 tra quelli conformi per accedere al contributo previsto da questo decreto, anche in merito veicoleremo una informativa specifica non appena avremo definito un modello tipo contrattuale che potrebbe essere preso a riferimento.

 

 

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