03/12/2022

Confagricoltura accoglie con soddisfazione la notizia dell’approvazione in Commissione europea del Piano strategico della PAC italiana. L’approvazione del Piano è avvenuta prima della data prevista del 17 dicembre. Una scelta positiva, perché il governo avrà ulteriori 15 giorni per la definizione dei decreti attuativi, indispensabili per l’applicazione della Politica agricola comune prevista l’1 gennaio prossimo.

I decreti dovrebbero arrivare in tempi brevissimi così da garantire l’entrata in vigore del Piano comunitario 2023-2027, fondamentale per procedere con il finanziamento dei premi agli agricoltori.
“Purtroppo – commenta il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – non è stata recepita all’interno del documento una delle più importanti richieste che avevamo avanzato: premiare in primis le aziende che investono, creano occupazione e sanno essere competitive sul mercato. Adesso è importante inoltre che la versione definitiva del Piano rispetti quanto concordato al tavolo di partenariato”, conclude Giansanti.

È un'ottima notizia - dichiara anche il Coordinatore della Commissione delle Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Federico Caner - che accogliamo con grande soddisfazione. Le risorse che il PSN veicola sono preziose per lo sviluppo del settore agricolo e consentiranno al mondo rurale nazionale di innovare e stare al passo delle epocali sfide economiche e climatiche in atto.
Le Regioni, che hanno sin qui supportato il Ministero nella definizione dei contenuti necessari per l'approvazione del PSN, provvederanno quanto prima all'approvazione dei propri Complementi regionali per lo Sviluppo Rurale (CSR).
I CSR rappresentano il pilastro strategico per le autonomie regionali, in quanto declinano la strategia nazionale approvata dalla Commissione, adattandola alle esigenze dei territori e delle comunità rurali.
Una volta adottati i CSR si tratta di procedere prontamente all'approvazione dei bandi per la selezione e il finanziamento dei progetti e delle operazioni che gli agricoltori e le aree rurali proporranno per perseguire gli obiettivi che attuano l'innovazione e la transizione ecologica in agricoltura.